L’inglese: il punto fermo del web

Pubblicato da Paolo Leonardi in: Applicazioni online, web 2.0

Alzi la mano chi pensa che l’inglese non sia oggi indispensabile; vi sfido anche solo a pensare che non serva, nessuno ha da obiettare? Bene, ho ragione allora quando dico: inglese+informatica=vittoria.
Provate a fare un giro sul web e a stimare orientativamente la quantità di contenuti in lingua inglese; ci mettereste qualche anno a trovarli tutti, ma fidatevi sono una quantità veramente spropositata ed è anche per questo che l’inglese oggi bisogna conoscerlo assolutamente; ma se non lo conosciamo così bene, oppure stiamo leggendo un articolo, frequentando un forum e ci viene il dubbio su una parola, come ci comportiamo?
In questi casi bisogna rimboccarsi le maniche e non farsi prendere dallo sfrenato desiderio di premere alt+f4 per chiudere quello che ci sembra un codice indecifrabile. Ci sono alcuni tools (strumenti) on line che ci permettono di fare un po’ tutto: dall’avere una semplice definizione, come offerto da
definr.com
fino al
sentire quale sia la pronuncia esatta di un termine
Se siamo frequentatori di forum in inglese, ci capiterà spesso di leggere termini scritti in maniera particolare, con uno slang tipico di chi li ha scritti e in questo caso ci vengono in aiuto
urbandictionary.com
acronymfinder.com
whatdoesthatmean.com
Interessante è poi lo strumento per la pronuncia offerto da
forvo.com

Per gli utilizzatori di Mozilla Firefox c’è poi l’estensione
pronunce

Per i più pigri, ci sono poi i vari strumenti di traduzione automatica di testo o pagine web, come quelli di
google
Si deve però sapere che traduttori automatici come quelli di google, babylon ecc… Fanno traduzioni che spesso risultano imprecise, quanto meno da ritoccare, secondo me non all’altezza. Voi cosa ne pensate?

Fonte:Articolo di Ivan Trapasso su geekissimo.com

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Autore

Paolo Leonardi è un giovane geek e blogger non vedente, appassionato di accessibilità ed usabilità del web, SEO, IT security e informatica e tecnologia in generale. È pianista diplomato in conservatorio e studente del 5° anno di giurisprudenza. Puoi aggiungerlo al tuo network professionale su LinkedIn o come amico su facebook o seguirlo su twitter

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3 Risposte a “L’inglese: il punto fermo del web”

  1. Forvo scrive:

    Ci ha fatto molto piacere sapere che forvo.com ti piaccia.
    Speriamo di rivederti presto in forvo.com
    Un saluto

  2. Leonardi Paolo scrive:

    @Forvo: Senz’altro! Speriamo di rivedere anche voi su manualissimo.it! Un saluto

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